Randazzo, 754 metri sul livello del mare, 11.000 abitanti circa, ridente cittadina sul versante settentrionale dell’Etna, a dominare la Valle dell’Alcantara verso cui degrada dolcemente, si trova al crocevia di tre importanti province: Catania, Messina ed Enna, collocata strategicamente al centro di quello che un tempo era il Val Demone. 
Con le sue bellezze paesaggistiche naturali e col fascino delle sue antiche opere d’arte, chiese, vecchi palazzi, musei che ospitano resti archeologici e scientifici di grande valore, con le sue strade ed i suoi vicoli in pietra lavica, è una vera e propria perla ambientale ed architettonica, incastonata nel cuore di un territorio variegato ed unico al tempo stesso, reso ancor più prezioso dalla compresenza di ben tre aree protette: il Parco Regionale dell’Etna, quello dei Nebrodi ed il Parco Fluviale dell’Alcantara.

La città è collegata alla Strada Statale 120, “dell’Etna e delle Madonie”, che prosegue in direzione di Nicosia e poi verso Termini Imerese e Palermo, dopo aver lambito il centro antico di Randazzo. Dalla stessa città, hanno poi origine la Strada Statale 116 – che attraversa diversi paesi del Messinese, per poi raggiungere Capo d’Orlando, sul Mar Tirreno –, e la Strada Statale 284, “Occidentale Etnea”, che porta a Catania facendo il giro dell’Etna, lungo l’asse nordovest-sud, lambendo le città di Maletto, Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Paternò e Misterbianco.

Per ferrovia, Randazzo è collegata direttamente con la Circumetnea tanto per raggiungere Catania, attraversando Maletto, Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa Maria Licodia e Paternò, quanto per raggiungere Giarre e Riposto dopo aver attraversato le frazioni castiglionesi di Passopisciaro, Solicchiata e Rovittello, nonché le città di Linguaglossa e Piedimonte Etneo. Da Fiumefreddo, inoltre, mediante l'Autostrada 18, ci si può immettere nelle due direttrici di Messina – con svincoli a Giardini Naxos ed a  Taormina – o di Catania.